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Il Rapporto mondiale sulle droghe 2023 delle Nazioni Unite ha lanciato un nuovo allarme sull’espansione dei mercati e del consumo. La produzione e il traffico sono in costante aumento e la diffusione delle droghe sintetiche rappresenta ormai una minaccia globale.

Nel continente nordamericano, l’emergenza ha assunto toni drammatici per il notevole aumento dei morti di overdose dovuti a oppioidi sintetici e fentanyl. La minaccia riguarda anche l’Europa e l’Asia: la drastica riduzione della produzione dell’oppio in Afganistan ad opera dei Taliban e l’impatto che avrà sul consumo di eroina in Europa, lascia presagire notevoli cambiamenti anche in Europa e in Asia.

Ma di cosa si tratta? E perché il futuro dei mercati delle droghe sembra ormai nelle mani della chimica?

Fentanyl

Il fentanyl è un oppioide sintetico utilizzato normalmente in medicina per il trattamento del dolore. Appartiene a una classe di potenti analgesici oppioidi, le 4-anilidopiperidine, ed è 100 volte più potente della morfina. Sintetizzato per la prima volta nel 1959, è stato posto sotto controllo internazionale nel 1964 sotto il “Programma unico della Convenzione sugli stupefacenti” del 1961. Il fentanyl e i suoi derivati, non sono soltanto molto più potenti dell’eroina e della morfina ma creano rapidamente anche una forte dipendenza.

In Europa il fentanyl è generalmente utilizzato nella forma di cerotti per il trattamento del dolore nelle fasi terminali dei tumori più aggressivi. La sua potenza lo rende anche estremamente letale: bastano piccole quantità aggiunte ad altre sostanze o altri farmaci, a provocare overdose e morte. Proprio per questo, negli Stati Uniti, è stato suggerito d’includere il fentanyl ed i suoi derivati tra le armi di distruzione di massa. Che la proposta non sia poi così assurda si capisce dalla storia dell’operazione anti-terrorismo Nord Ost Siege compiuta nel 2002 dalle forze speciali russe.

Per liberare 850 ostaggi sequestrati da terroristi ceceni in un teatro di Mosca, le forze antiterrorismo russe immisero nei condotti dell’aria condizionata del teatro un gas contenente un derivato del fentanyl. L’operazione fu un mezzo successo considerato che morirono non solo i terroristi ma 170 ostaggi. Accanto al fentanyl, ed appartenenti alla stessa famiglia degli oppioidi sintetici, esistono una pluralità di sostanze chimiche.

Alcune di queste sono già disponibili sul mercato come prodotti farmaceutici e veterinari (tramadol, carfentanyl, etc), altre sono sintetizzabili attraverso semplici modificazioni delle formule chimiche originarie. Negli Stati Uniti, l’overdose da fentanyl è la principale causa di morte per gli adulti di età compresa tra 18 e 45 anni.

Ogni nuove minuti si registra un decesso causato da abuso di oppiodi. I dati provvisori più recenti dei Centers for Disease Control americano segnalano per il 2021 quasi 108.000 decessi per overdose; un aumento di quasi il 15% rispetto al 2020. Le morti causate da oppioidi sintetici (principalmente fentanyl) hanno rappresentato il 66% del totale, sebbene siano aumentati anche i decessi per altre droghe illecite e farmaci antidolorifici.

E non finisce qui; esaminando i dati dei sequestri è ragionevole pensare che il peggio dovrà ancora arrivare e che che quanto visto finora sia soltanto la punta di un iceberg.